Maria Pia Romano - Rossella Montagna Artista 2015

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Critici

VIVEZZA SCONCERTANTE...

Vivezza sconcertante di cromie, arguzia compositiva, sfaccettatura vibrante di chiaroscuri che esaltano le forme e le cose: nel prezioso fare pittorico di Rossella Montagna si legge un intero universo interiore che palpita e sospira sotto l'apparente impersonalità della trattazione. Un Iperrealismo intrigante nella sua immediata schiettezza, che rivela subitaneamente l'abilità di una mano che ha fatto suoi tavolozze e pennelli e si muove con estrema padronanza sulla tela, ma che cela anche nuclei semantici da scandagliare, al di là della bellezza sfolgorante che cattura lo sguardo. E' l'impatto che stordisce ed inebria: l'incontro con queste atmosfere energeticamente vitali in cui il particolare diviene opera d'arte, l'oggetto si eleva a soggetto e la luce orchestra visivamente lo spazio; ma c'è dell'altro. Ed è un qualcosa che si legge respirando la dimensione artistica globale di Rossella Montagna, un'emotività di fondo che è sostanziale ed autentica, che si racconta senza svelarsi mai del tutto, nel fascino di una natura morta, nelle pieghe intriganti di un lenzuolo su un letto disfatto, nell'intensità di una donna ripiegata su se stessa, sola mentre tutte le altre sedie sono desolatamente vuote. Rossella Montagna dipinge oggetti reali, persone, animali, mai senza un'ombra di tristezza che rende effimere le apparenze, illusorie le certezze; si ha la netta sensazione che l'Artista aneli ad un mondo più vero, diverso, che risplenda di colori vividi e puri, che inciti, anzi, a "colorarlo", gettando provocatoriamente sul tavolo una manciata di matite colorate. Il suo olio "Dietro le quinte", con i manichini vestiti e quelli smontati riversi sul pavimento è emblematicamente specchio di un cuore che si dimena cercando certezze, intime armonie, per scoprire, infine, solo vuoto e falsità, sotto l'apparenza dorata delle cose. "Primi bagliori", opera incisiva e splendidamente accattivante, a prima vista concentra l'attenzione del fruitore sulle vivide pieghe del lenzuolo e dei cuscini, poi lascia scorgere, a margine della narrazione, una sottoveste ed un paio di scarpe smisuratamente piccoli rispetto alle dimensioni globali. I primi raggi di sole, invece che illuminare una scena d'amore, scoprono un letto irrimediabilmente vuoto e gli emblemi della femminilità, accantonati e dimenticati, rivela surrealisticamente un'amarezza interiore che, partendo dall'esperienza sensoriale, ha coinvolto tutta l'esistenza in un moto di intenso disincanto. Sempre "donna" nella sua pittura, Rossella Montagna è capace di sintesi di rara intensità, che coinvolgono nell'ardore formale e sconcertano nella nudità del loro messaggio intrinseco, ma sanno donarci, comunque, la speranza di un tocco di luce. Sempre.

MARIA PIA ROMANO
Giornalista e Critico d'Arte

 
Rossella Montagna
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